La Numerazione dei denti Convenzionale

Esiste una numerazione dei denti universale che consente ai dentisti di sapere con precisione a quale dente ci si riferisce. Esistono diversi sistemi di classificazione che permettono di identificare in maniera chiara e precisa i denti da trattare, da curare o da estrarre limitando così gli errori in campo odontoiatrico.

I denti sono disposti all’interno del cavo orale su due file: una nell’arcata superiore e una in quella inferiore. Tale dentatura prendere il nome di eterodonte ovvero un insieme di denti dalle forme e dimensioni molto differenti tra di loro.

La nostra dentatura è definita anche difiodonte ovvero caratterizzata da due diverse dentizioni, quella decidua più nota come primaria o da latte che compare tra i  6 ai 24 mesi di vita ed è composta da 20 denti. E dalla dentizione permanente, la quale inizia la sua crescita intorno ai 6 anni di vita di una persona ed è composta da 32 denti.

Per consentire una numerazione dei denti facile ed intuitiva è stato deciso di suddividere le arcate a metà da una linea chiamata piano sagittale mediano. Si avrà così il cavo orale suddiviso in 4 quadranti. Mediante il sistema di numerazione internazionale ogni dente è identificato da due numeri, il primo rappresenta il quadrante in cui è posizionata e il secondo la reale posizione.

I principali sistemi di numerazione dei denti convenzionali sono di tre tipologie: quella più utilizzata in Italia è il sistema di numerazione internazionale della FDI ( Fédération Dentaire International) che numera il dente con due cifre e dividendo la bocca in 4 quadranti. La secondo tipologia è sistema di numerazione Palmer molto simile al primo perché divide la bocca in quadranti, ma il dente è identificato con una sola cifra ed è prevalentemente utilizzato in ambito militare, l’ultimo è usato perlopiù dai dentisti statunitensi è l’American Dental Association diventato il vero sistema universale conosciuto in tutto il mondo, che identifica i denti con i numeri da 1 a 32 a partire dal terzo molare superiore di destra procedendo verso sinistra, fino al terzo molare superiore dell’arcata sinistra.

Questi vari metodi utilizzati per identificare al meglio tutti gli elementi dentari sono fondamentali, non solo per i medici odontoiatri, ma anche i pazienti che possono, così conoscere meglio l’anatomia della propria bocca e comunicare in maniera corretta con il proprio dentista.

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