Carie dentale: diversi gradi di profondità

La carie dentale può sembrare sempre uguale a prima vista eppure i batteri creano lesioni e cavità cavernose molto diverse tra di loro. Mediante un’attenta analisi da parte del dentista è possibile stabilire con la massima precisione le caratteristiche di ogni processo cariogeno.

La profondità della carie dentale è valutabile su una scala di 4 differenti tipologie di corrosione. Al segmento di grado 1 appartengono le carie superficiali, curabili con una semplice otturazione del dente. Il processo cariogeno di grado 2 rappresenta lo stadio successivo, quando oltre allo smalto è stata intaccata anche la dentina superficiale. Anche in questo caso è possibile risolvere il disturbo, sottoponendosi ad otturazione.

Con il grado 3 e 4 si identificano la carie dentale più profonda. Nel primo caso l’infezione si è evoluta in pulpite e l’intervento più indicato in tali circostanze è la devitalizzazione del dente, nel caso in cui sia coinvolto un molare o un dente del giudizio si agisce mediante estrazione.

Infine, il grado 4 rientra nelle infezioni dentali periapicali cioè il dente presenta al suo interno una polpa necrotica con un coinvolgimento dei tessuti.

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