Suture in odontoiatria: quando e perché vanno effettuate

Le suture vengono utilizzate nella gran parte delle operazioni chirurgiche per favorire il processo di cicatrizzazione. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Suture in odontoiatria: cosa sono e quando vanno effettuate

Spesso, in Chirurgia Orale, l’odontoiatra può dare dei punti di sutura per mantenere uniti i lembi di tessuto e accelerare il processo di guarigione.

La Chirurgia Orale (o Odontostomatologica) è una branca della chirurgia che si occupa di una serie di interventi del cavo orale, dai più semplici ai più complessi.
Tra gli interventi più richiesti di chirurgia orale rientrano le estrazioni dentarie, gli interventi di parodontite, la gnatologia e l’implantologia dentale.

—> Leggi anche: “Chirurgia odontoiatrica di cosa si occupa?

Il fine comune è quello di porre rimedio a tutte quelle situazioni anatomiche anomale che si presentano all’interno della cavità orale.

Attraverso i punti di sutura è possibile:

  • favorire il processo di cicatrizzazione
  • proteggere l’area da fattori esterni

Molti pazienti danno poca importanza all’argomento sutura in quanto più spaventati dall’intervento. Ma la buona riuscita di un intervento è in parte merito anche di un corretto inserimento dei punti di sutura.

In caso di inserimento di suture, si consiglia nel post-operatorio di evitare fumo e alcolici per ridurre il rischio di contrarre infezioni. È molto importante curare ancor di più la propria igiene orale ma attenzione a farlo con delicatezza, utilizzando uno spazzolino a setole morbide.
Per quanto riguarda l’alimentazione, in seguito a un intervento con applicazione di punti di sutura, è consigliato assumere alimenti liquidi e freddi. Evitare inoltre alimenti troppo duri per non rischiare di compromettere la tenuta dei punti.

È doloroso rimuovere i punti di sutura?

I punti di sutura possono essere di due tipologie:

  • Riassorbili, cioè che non necessitano di rimozione in quanto realizzati con appositi materiali capaci di disintegrarsi non appena la ferita è rimarginata
  • Non riassorbibili, che richiedono una rimozione da parte del dentista.

Generalmente in odontoiatria vengono preferite le suture non riassorbibili. In ogni caso, sarà il dentista a stabilire la tipologia di sutura più adatta.

In molti aleggia la paura che togliere i punti di sutura sia doloroso. Niente affatto! Tuttavia potrebbe essere avvertito un leggero fastidio nell’atto della rimozione.
In media, la rimozione dei punti di sutura non riassorbibili avviene dopo 7-10 giorni. Una tenuta più prolungata dei punti non migliora la qualità della sutura ma, al contrario, ostacola la guarigione della ferita.

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