Tartaro dentale: cos’è e come si forma

Il tartaro dentale è quel deposito minerale duro che si forma intorno ai colletti dentali, provocando nel tempo delle infezioni; calcio, fosforo sodio ed altri minerali compongono quello che è definito anche calcolo e che può assumere una colorazione varia.

Tende, infatti, a prendere solitamente un colore giallastro con variazioni che vanno dal bianco al grigio scuro se viene a contatto con particolari sostanze come il fumo.

Il tartaro è causato da quei residui di cibo che non vengono rimossi con una buona e quotidiana igiene orale e che, nel tempo, danno vita alla placca batterica che se non rimossa in tempi brevi calcifica diventando tartaro.

Esistono due tipologie di tartaro: quello che si forma sulla parte esterna dei denti e quello che si forma tra le gengive, per identificarle sono utilizzati due termini specifici:

  • Tartaro Sopragengivale: è quello che trova sul colletto dei denti o nei solchi gengivali e sembrano essere piccole incrostazioni di colore bianco e giallo che si trovano tra le gengive ed il dente.
  • Tartaro Sottogengivale: è quello più profondo che si trova nelle tasche gengivali è il più importante perchè porta ad un sanguinamento delle gengive e nel tempo può essere considerato il responsabile della parodontite.

La composizione chimica ed il ph della saliva sono i principali responsabili del tartaro dentale formatosi dall’insieme di sali calcarei e fosfati presenti nella saliva, formando quei depositi duri e con una elevata capacità adesiva, infatti il tartaro dentale si deposita più facilmente in corrispondenza delle ghiandole salivari.

Tra le cause che determinano il tartaro, oltre alla scarsa igiene orale, è possibile citare la conformazione delle arcate dentali, una salivazione alterata e quindi abbondante, tabagismo e problemi gengivali o parodontali portano alla nascita  di tasche gengivali nel quale possono depositarsi con più facilità i batteri. Questo rimane  comunque un disturbo dentale da non sottovalutare  che si accompagna molto spesso anche ad alitosi. La miglior difesa rimane comunque la prevenzione.

Oltre ad una accurata pulizia è possibile utilizzare semplici rimedi come limitare, se non evitare, il fumo di sigarette, limitare l’assunzione di zuccheri, utilizzare un colluttorio specifico e, qualora fosse necessario, servirsi di supporti odontoiatrici per allineare i denti.

Inoltre per tenere sotto controllo il tartaro è possibile sottoporsi ad una detartrasi, una pratica effettuata dall’odontoiatra per rimuovere il tartaro dal cavo orale utilizzando uno strumento chiamato curette, capace di frammentare le calcificazioni presenti nella bocca.

Per prenotare un consulto e chiedere consigli ai nostri esperti chiamaci per una prima visita senza impegno.

Lascia un commento

Torna in alto