Placca dentale: cos’è e come si forma

La placca dentale – chiamata anche patina dentaria o placca batterica – è una sostanza appiccicosa ed opalescente che si deposita sulla superficie dei denti e soprattutto negli spazi tra dente e dente.
È composta da germi, residui alimentari e vari sali minerali che attaccano e indeboliscono lo smalto dentale.

La placca è la causa che origina molti disturbi del cavo orale tra cui carie, parodontite e altri disturbi gengivali. Infatti se la placca non viene rimossa si cristallizza e si trasforma in tartaro. La formazione del tartaro può provocare problemi come malattie gengivali e carie.
Lo spazzolino elettrico è efficace nella rimozione della placca ma per la rimozione del tartaro è necessario l’intervento del dentista che procederà con una detartrasi, meglio conosciuta come ablazione del tartaro.

Come si forma la placca dentale?

Come si forma la placca

La formazione della placca è un processo molto complesso che essenzialmente segue 3 fasi principali:

  1. Formazione
  2. Accumulo
  3. Evoluzione

 

 

La prima fase consiste nella formazione, appunto, di una pellicola amorfa (che non ha una vera e propria struttura) e che viene a crearsi qualche ora dopo aver effettuato il lavaggio dei denti. Questa pellicola favorisce l’adesione batterica che viene rapidamente colonizzata dai germi della flora batterica orale che si nutrono di zuccheri contenuti nel cibo (glucosio e fruttosio) e cominciano a moltiplicarsi formando un complesso biofilm (aggregato).
Qui ha inizio la seconda fase che consiste nell’accumulo di placca favorito dalla moltiplicazione batterica. Ci sono alcune zone infatti in cui la placca si deposita facilmente (zona interdentale e colletto del dente) ed è difficile rimuoverla con una comune igiene orale. La terza e ultima fase è quella dell’evoluzione cioè dell’aumento del volume della massa batterica fino ad arrivare alla formazione di una pellicola piuttosto spessa e complessa. Vengono prodotti acidi organici che attaccano lo smalto dentale che indebolito non è più in grado di proteggere gli strati sottostanti del dente (dentina e polpa), andando incontro così al rischio di carie.

Come abbiamo già detto, se la placca non viene rimossa si mineralizza formando un deposito duro di colorito giallognolo: il tartaro, che non può essere rimosso nemmeno con lo spazzolino e può portare a gravi malattie gengivali.

Consigli utili

Una corretta igiene orale aiuta a rimuovere la formazione di placca. Spazzolare i denti mezz’ora dopo ogni pasto ed utilizzare filo interdentale e collutorio sono le fasi essenziali per tenere pulito e sano il proprio cavo orale.
L’igiene orale domiciliare da sola non basta.
Effettuare un controllo dal dentista e una pulizia dei denti ogni 6 mesi è essenziale per rimuovere i residui di placca e tartaro e prevenire numerose malattie.

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