Molaggio selettivo: cos’è?
Il molaggio selettivo o coronoplastica dentale è una tecnica odontoiatrica che consiste nel rimodellamento della superficie dei denti (smalto) praticata attraverso degli strumenti roteanti come la turbina e materiali come il composito, una mistura di resina e altre sostanze che serve per ricostruire le corone dentali integrandosi perfettamente. Spesso viene confusa con la limatura ma in realtà l’operazione è molto più leggera e prevede piccole modifiche.
La figura professionale che se ne occupa è quella dello gnatologo, esperto in diagnosi e correzione di difetti legati all’occlusione e all’articolazione temporo-mandibolare. Per molti anni si è spesso abusato di questo trattamento perché si considerava come l’unica soluzione ai problemi dentali che colpiscono gli adulti.
Quando è consigliata la coronoplastica dentale?
La coronoplastica è indicata per correggere piccole discrepanze tra contatti dentali (precontatti) che possono causare problemi al serramento e alla deglutizione.
In generale si tratta di casi di:
- Malocclusioni che possono essere scoperte attraverso radiografie ortopanoramiche, analisi visive e individuazioni di eventuali rumori prodotti dall’incontro dei denti.
- Agenesia dentale, ovvero la mancanza congenita di uno o più denti causata da fattori genetici, fattori esterni (traumi, infezioni, sostanze tossiche) o interni (problemi nutrizionali). Questa sovrabbondanza di spazio può causare mal posizionamenti dentali che possono essere corretti con una cura ortodontica affiancata da un molaggio selettivo.
In generale il molaggio è consigliato per ridare armonia funzionale ed estetica al sorriso.
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Rischi e controindicazioni del molaggio selettivo
Il molaggio selettivo è un trattamento che altera in modo irreversibile l’intera occlusione, pertanto prima di optare per questa soluzione occorre valutare tutte le altre possibilità offerte dall’ortondonzia. È poi altamente controindicato operare su un’arcata intera e sui denti naturali. Vediamo nello specifico i rischi principali sono:
- Sviluppo di nuove malocclusioni anche gravi con tutto ciò che questo comporta per la salute generale del corpo e della psiche (dolori alle ossa facciali, cefalee, fastidi alla cervicale e senso di vertigine, indolenzimento dei muscoli e alla lunga problemi posturali causati da uno sbilanciamento dell’apparato stomatognatico).
- Compromettere l’integrità dei singoli denti
Visti gli alti rischi è consigliato farsi prendere un calco in gesso della dentatura prima del trattamento, in modo da avere un quadro della situazione precedente alla terapia e in caso tentare il recuperabile.
Le 3 fasi della coronoplastica
Negli anni ’60 Bernard Jankelson, un famoso odontoiatra statunitense tra i padri della gnatologia moderna, indicò le fasi di una corretta coronoplastica:
- Solcare: scavare e ampliare i solchi dentali
- Appuntire: aguzzare le punte dei denti per facilitare il loro inserimento nelle fosse opposte durante la chiusura della bocca
- Arrotondare: cancellare i precontatti smussando la superficie dentale
Ci rendiamo conto che questi argomenti possono risultare ostici ai non “addetti ai lavori” quindi speriamo di aver usato un linguaggio non troppo tecnico e di facile comprensione. Contatta i nostri odontoiatri professionisti per qualsiasi altra domanda o per fissare una prima visita senza impegno.
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