Placca dentale e tartaro possono danneggiare gravemente denti e gengive, per questo occorre periodicamente (almeno ogni 6 mesi) sottoporsi a un trattamento di igiene dentale per rimuoverli e scongiurare l’insorgenza di problemi come carie o malattie delle gengive.
Se i depositi di tartaro però si accumulano sotto le gengive, vi è il rischio di incorrere in infiammazioni che possono degenerare in malattie paradontali, come la piorrea. In questi casi, quindi, è necessario ricorrere a un trattamento ortodontico più profondo chiamato levigatura radicolare o currettage gengivale.
La levigatura radicolare consiste, appunto, nella rimozione del tartaro che si deposita all’interno delle tasche gengivali ed è consigliata soprattutto a quei pazienti che presentano recessioni gengivali e infiammazione dei tessuti molli.
Come si esegue la levigatura radicolare
Il trattamento viene eseguito in anestesia locale dal dentista parodontologo che mediante l’utilizzo di un apposito strumento, la curette, rimuove i depositi di tartaro asportando sottili strati di cemento dentale, levigando così la superficie radicolare.
Normalmente, il trattamento che si esegue è definito levigatura a cielo coperto, cioè senza che sia necessario sollevare la gengiva.
Nei casi più complessi di parodontite avanzata, invece, occorrerà eseguire una levigatura a cielo aperto. Si tratta di un piccolo intervento chirurgico che consiste nell’incisione della gengiva per poterla sollevare e procedere a una rimozione profonda del tartaro, il lembo gengivale viene poi riposizionato e fissato mediante sutura.
Con questa tecnica è possibile effettuare trattamenti rigenerativi permettendo la formazione di nuovo tessuto parodontale.
In tutti i casi, la levigatura radicolare è un trattamento delicato e complesso che richiede molta competenza e l’intervento di un dentista esperto.
Gli interventi appena descritti sono effettuati in anestesia locale e sono, pertanto, del tutto indolore. Anche nel caso in cui sia necessario ricorrere a tecniche chirurgiche, il disagio per il paziente rimarrà comunque minimo con un ripristino di una condizione fisiologica nella zona trattata in circa 5 giorni.
Quando è necessario ricorrere alla levigatura radicolare
Il trattamento è consigliato quando la profondità delle tasche gengivali è superiore ai 3,5 mm. Un’esposizione di questo genere, se non curata tempestivamente, può determinare l’insorgenza di carie profonde, infezioni gravi e anche la perdita del dente.
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